Rotary Club Morimondo Abbazia

[Art. di Silvia Lodi Pasini] – ZELO SURRIGONE –  Salvare un pezzo di storia e di arte locale dalla rovina del tempo, sostenendo il restauro della cappelletta di San Galdino di Zelo Surrigone. E’ proprio il Rotary Morimondo Abbazia il più sensibile nel rispondere all’appello lanciato un anno fa dal Comitato Beni Architettonici e dall’associazione Zelo in Festa attraverso la voce dell’architetto Emiliano Costantini, assessore comunale con delega all’Urbanistica, Edilizia Privata e Lavori Pubblici. Infatti, dopo aver illustrato in sede l’imponente attività di restauro che richiede la cappella gentilizia, il Morimondo Abbazia ha deciso di attivarsi per un service a suo favore, che ha realizzato mercoledì sera insieme al Rotary Club Milano Arco della Pace. La serata, molto partecipata anche grazie alla presenza di numerose persone di Zelo e dintorni sensibili alla causa, è stata la giusta occasione per illustrare dal vivo la singolare bellezza dell’oratorio di San Galdino costruito nel 1594 dagli allora maggiorenti di Zelo, i fratelli Sala, come luogo privato di preghiera per la loro residenza di campagna. Ad illustrare le particolarità dell’Oratorio e degli affreschi che lo abbelliscono è stato Luigi Parma, il professionista incaricato del restauro degli affreschi, alla presenza alche di Carlo Capponi, Responsabile dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Milano. Con loro al tavolo presidenziale, accanto al presidente Giuseppe Resnati del Morimondo e al suo omologo del Milano Arco della Pace Franco Larizza, anche il sindaco di Zelo Gabriella Raimondo e la giovane ricercatrice dell’Istituto Natta del Politecnico di Miano Gabriella Cavallo. Quest’ultima, vincitrice la scorsa estate della borsa di studio che il Morimondo Abbazia ha offerto per sostenere la ricerca, ha illustrato le modalità attraverso cui ha messo a profitto i fondi vinti e i risultati principali ottenuti in sede di laboratorio nella ricerca sui peptidi.

Silvia Lodi Pasini