Buon compleanno Rotary club Morimondo Abbazia.
[Articolo di Valeria Mainardi pubblicato su Ordine e Libertà] – Buon compleanno Rotary club Morimondo Abbazia.
Nella celebrazione del quarto compleanno del club, sotto la presidenza di Mariangela Donà, la commozione, provata ed espressa, nel discorso del Decano, Enzo Cossu, tre volte governatore del distretto 2050, ha appassionato e toccato tutti gli ospiti presenti alla serata conviviale del 26 marzo scorso: “Sembra ieri, 26 marzo 2013, quando il Rotary International rilasciava la carta costitutiva di questo giovane ma meritevole sodalizio. Sono passati quattro anni, durante i quali avete donato al prossimo con entusiasmo e impegno. La vostra forte amicizia, che in questa fredda realtà nella quale tutti operiamo, sembra ormai dimenticata, scaturisce ardore nel mio cuore e mi hai fatto rivivere lo spirito della vera amicizia rotariana che è la nostra guida, il nostro carburante il nostro saper essere una grande famiglia. L’amicizia è una comunanza di intenti, confidenza reciproca e, per usare un’espressione di Palazzeschi, <<un filo d’oro dato agli uomini per legarsi insieme>> e rendere sereni e sopportabili e rapporti interpersonali cosi spesso difficili. L’amicizia non ammette ambiguità, né può esaurirsi nello spazio di un sorriso o di un abbraccio. Non dipende solo dalla conoscenza che è, comunque, condizione della vera amicizia e della comprensione. Paul Harris disse che: <<il Rotary nasce dallo spirito della tolleranza>>, che, secondo Bertrand Russel <<caratterizza l’atteggiamento dell’uomo disponibile>>.
Una serata ricca di ricordi, di spontaneità, nella quale tutti i partecipanti hanno potuto emozionarsi e divertirsi.
La semplicità ed esuberanza dei giovani, carichi di entusiasmo e di energia, le curiosità svelate dagli ospiti e dai loro racconti, del calcio che fu, hanno donato alla serata una marcia in più, nonostante la già perfetta organizzazione e impeccabile accoglienza della presidente e dei suoi soci.
Affiancata dai past president Ambrogio Locatelli e Stefano Speroni, assente solo fisicamente, Giuseppe Resnati, il presidente Donà, ha accolto, tra gli altri, i soci del Rotary di Abbiategrasso, club padrino del Morimondo, col suo presidente Marco Rognoni, alcuni soci del R.C. Binasco, col suo presidente Andrea Ferrari, le socie del Inner Wheel Milano Settimo, con la presidente Maria Teresa Vercellino, i soci del R.C. Mede e Gudo Visconti – Navigli Viscontei, l’assistente del Governatore Marco Savini, il sindaco di Morimondo Marco Morelli, il parroco di Morimondo, Don Mauro Loi, il presidente dell’Associazione Heiros, Andrea Samek, i giornalisti sportivi di “7 Gold” e tutto il costituendo gruppo dei 18 giovani del RotarAct Morimondo Abbazia.
Anche il discorso di Don Loi, spalanca la porta delle emozioni. Parafrasando Maria Teresa di Calcutta, Don Loi, ricorda che “L’impegno di ciascuno è una goccia nel mare. Il lavoro del Rotary è prezioso, una stella che illumina. Sono realtà come il Rotary a formare il mare. Tante gocce che non si vedono, ma formano un grande cuore.”
Una vera sferzata di vitalità, soprattutto per i meno giovani, è stata regalata dalla vigorosa presenza dell’ex bandiera del Milan, Daniele “Provvidenza” Massaro, ricordato soprattutto per la sua eccezionale media gol, partendo dalla panchina; di Maurizio “El segna semper lu” Ganz, ex attaccante di Inter e Milan, che hanno disputato un vero derby, il cui arbitro, eccezionalmente, per la serata, è stato il giornalista e telecronista di Mediaset, Bruno Longhi, che ha voluto ricordare alcuni dei momenti più straordinari della storia del calcio. Star, incontrastata, il tifoso milanista più amato della televisione, Tiziano Crudeli, noto per l’esuberanza dei suoi commenti sportivi, messo in difficoltà solo dalla domanda del più piccolo tifoso presente alla serata, curioso di sapere chi, al momento, è, secondo il giornalista, il più promettente calciatore italiano.
Se il quarto compleanno è iniziato con veri e propri fuochi d’artificio, il futuro del Rotary Morimondo appare roseo e carico di energie positive, in attesa del prossimo service, del prossimo aiuto verso il prossimo.