Serata con Maddalena Rocco – 13 Ottobre 2021

Una ospite, una artista di riconosciuta fama internazionale, Maddalena Rocco, ha impreziosito questa serata al Morimondo Abbazia. Presentata dalla nostra socia e consigliere Nicoletta Barbaglia, Maddalena ha regalato ai presenti alcune immagini che rappresentano le sue straordinarie opere di pittrice, scultrice e designer di gioielli.
Come raccontato anche sul suo sito, Maddalena ci convince che il “rimbalzo tra la creazione e la portabilità mette in dialogo due e più persone: chi lo realizza ha l’intento di comunicare e chi lo sceglie ne coglie il messaggio; tutti quelli che lo vedono indossato vengono così a far parte di un circuito dialettico”. Gli studi presso il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano sono stati determinanti per una visione “pittorica” nel modo di concepire i gioielli. La formazione artigianale avviene in bottega attorno agli anni ‘80 e la tecnica del bulino, diventa il cardine portante del modo di reinterpretare il gioiello inciso, con un taglio personale e attuale. Attraverso questa tecnica antica, lenta e meditativa, Maddalena svela i pensieri che si delineano nel suo vissuto e che migrano in solchi sulla superficie del metallo specchiante. Sono segni sospesi, sognati. Tuttavia le forme e i materiali utilizzati evidenziano che ogni scelta è pensata e nulla è lasciato al caso.
Quando poi si passa alla realizzazione del gioiello vero e proprio, si studiano gli emblemi e le forme. Il procedimento è quello di creare delle piccole sculture in metallo e pietra molata che vengono accostate in apparente casualità. Infatti si predilige l’equilibrio instabile e l’asimmetria: tutto ciò che determina movimento e moto in apparente caduta. Sulle superfici specchianti appare poi la tipica grafia del bulino, fatta di segni sfumati e chiaroscuri tenui, in forme fortuite, come se fossero dei piccoli “frame” enigmatici. La passione per la gioielleria anima Maddalena in un’incessante ricerca verso un’espressività che fa della disciplina stessa un linguaggio che ha traghettato tutti noi verso la scoperta di quella “bellezza che salverà il mondo”.


