Mostra fotografica “Dalla parte dei ghiacciai” – dal 12 maggio – ex convento Annunciata – Abbiategrasso

La mostra fotografica “Dalla parte dei ghiacciai”, disponibile dal 12 maggio nell’ex convento dell’Annunciata, organizzato dai Club Rotary e Rotaract del gruppo Sforzesco, si è conclusa giovedì 18 maggio con l’interessante tavola rotonda, utile ad approfondire ulteriormente la situazione dei nostri ghiacciai dovuta al cambiamento climatico. Una mostra in collaborazione e supporto al Servizio Glaceologico Lombardo che ha partecipato al convegno con un proprio valente rappresentante, Paolo Gallo. Gli altri relatori: Valerio Paneri del CAI di Milano, Maurizio Gorla del dipartimento di Geologia di Amiacque, Emanuele Onorati del servizio Idrometrico Consorzio Est Ticino Villoresi, Massimo Braghieri del comitato di gestione dell’Ente Parco Ticino. Paolo Gallo, primo a intervenire, ha descritto con grande passione e competenza la condizione preoccupante dei ghiacciai, in particolare dei ghiacciai lombardi in relazione al cambiamento climatico. I ghiacciai, ha detto, non sono cubetti di ghiaccio statici ma nascono, crescono, cambiano forma, si frantumano e, ahimè, muoiono. I cambiamenti non sono dovuti solo a fatti meteorologici ma anche climatici. La neve è il cibo dei ghiacciai , se copiosa li allunga verso valle, mentre il caldo li fa ritirare verso monte. Molte e illuminanti le fotografie che documentano i cambiamenti nel tempo dei nostri ghiacciai. Superfici prima coperte dal ghiaccio ora sono sempre più coperte dalla vegetazione. L’Adamello, in provincia di Brescia rischia di non sopravvivere dopo il 2070. Ma la situazione dei ghiacciai è allarmante ovunque, eloquenti le immagini nel Caucaso, in Alaska, sull’Himalaya dove si sono formati anche laghi spettacolari ma dagli argini pericolosi che possono facilmente cedere. I ghiacciai, è un vero e proprio grido di allarme, non si stanno solo ritirando ma stanno scomparendo. Negli ultimi 32 anni abbiamo perso 124 ghiacciai che sono la nostra principale riserva d’acqua. acqua che ci rilasciano in estate quando ce n’è più bisogno. Sono anche un importante bene paesaggistico, economico ed ecosistemico per le tante forme di vita che ospitano. Gli scienziati avvertono: stiamo assistendo alla sesta estinzione di massa , oggi come 65 milioni di anni fa quando si estinsero i dinosauri. Sono importanti i dati sui cambiamenti delle temperature dal 1880 al 2016 considerato un anno eccezionale per l’impennata della temperatura. Un’animazione mostra efficacemente come cambia la temperatura passando dal giallo al rosso intenso dove l’aumento è maggiore. Nuove tecnologie accanto alla paleoclimatologia , registrano l’andamento della Co2 e.. il respiro del nostro pianeta che ha indotto 140 Paesi a mettersi d’accordo per fermare la deforestazione e non arrivare a un punto di non ritorno, basta infatti un solo grado in più per perdere i ghiacciai. Abbiamo ancora la possibilità per evitare il peggio , non dobbiamo sprecarla. Valerio Paneri del CAI, ha sottolineato l’aspetto culturale, l’importanza della divulgazione scientifica per un’evoluzione culturale che faccia prendere coscienza a tutti quanti della nuova situazione ambientale che comporta un modo diverso di vivere la montagna ma, ancora più importante, riguarda la nostra principale riserva d’acqua, costituita dai ghiacciai, fonte dell’acqua che scende dai nostri rubinetti oltre che indispensabile per l’agricoltura e per l’energia. Le ricerche glaciologiche ci dicono che fra 50 anni la maggior parte dei ghiacciai non ci sarà più, il clima si sta tropicalizzando, assistiamo ad eventi sempre più estremi. Occorre cambiare stile di vita, non sprecare acqua, non sprecare cibo, riciclare tutto il possibile. Occorre impegnarsi in prima persona ma anche politicamente, opponendosi a qualsiasi opera che non sia in armonia con la natura. Massimo Braghieri del Parco del Ticino, zona protetta in cui l’acqua che arriva dalle sorgenti, dai ghiacciai delle Alpi, è la principale fonte di vita , indispensabile per le attività delle persone che sono anch’esse parte dell’ecosistema. Dobbiamo tutelare in ogni modo questa risorsa, nel nostro fiume l’anno scorso è sparita la trota marmorata che non si è riprodotta a causa dell’aumento della temperatura dell’acqua. Un segnale inquietante se non si riesce a mantenere lo status quo. Il cambiamento climatico non è solo siccità, sempre più spesso cade in una sola volta una quantità d’acqua che cadeva in 6 mesi e che manda fuori controllo le infrastrutture, le fognature e tutto quanto non è più adeguatamente dimensionato. E’ a rischio anche il benessere psicologico delle persone cui il paesaggio dà sicurezza, come la possibilità di passeggiare , frequentare ambienti naturali, provoca ansia invece temere di non disporre della risorsa acqua, per cui l’invito e sollecitazione è ‘ fare qualcosa.’  Emanuele Onorati che rappresenta il Consorzio Villoresi , il braccio operativo di Regione Lombardia per la distribuzione dell’acqua a un territorio di 180 kmq. , ha proposto una ‘fotografia’ dello stato attuale delle risorse idriche lombarde che in 14 anni hanno registrato un – 60%. Le recenti abbondanti piogge non sono servite a molto, riempiono velocemente il lago che altrettanto velocemente si svuota, quest’anno ha nevicato meno e non c’è una riserva nevosa , questo significa arrivare a un nuovo minimo storico delle riserve idriche. Il Consorzio apre i canali perchè l’acqua vada nei campi e da lì alle falde. I dati che riguardano le falde attestano un loro abbassamento importante dal 2015, in poco tempo, Gli agricoltori si vedono costretti a cambiare coltivazioni e metodi. L’acqua deve poter essere distribuita per scorrimento, sfruttando la gravità, si stanno realizzando opere di sbarramento, anche mobili, per rallentare il corso dell’acqua e utilizzarla dove serve, in caso di carenza idrica. Maurizio Gorla responsabile del servizio idrogeologico del gruppo CAP che ha come mission dare acqua a 134 Comuni con un milione e mezzo di abitanti, 400 ogni kmq. Una notevole pressione antropica quindi che si somma alle esigenze agricole e industriali. CAP Holding assicura ai residenti acqua protetta, sicura, controllata, con strumenti di analisi importanti e un Piano di Sicurezza dell’acqua, sviluppando azioni tecniche e scientifiche, monitorando il sottosuolo, confrontando i bilanci idrici nel sottosuolo con le previsioni climatiche per gestire al meglio il prelievo idrico a medio e lungo termine. Un incontro che ha stimolato domande e permesso di acquisire maggiori preziose informazioni e consapevolezza di quanto siano importanti anche le scelte nel quotidiano, per mitigare l’impatto climatico.

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