RotarAct Morimondo Abbazia – Consegna della Carta Costitutiva
[Articolo di Valeria Mainardi pubblicato su Ordine e Libertà] – Ascoltare e motivare, ispirare ed incoraggiare”, soprattutto dare vita e coinvolgere i giovani, futuro della società, ad un livello superiore di aiuto verso il prossimo.
Cosi aveva avuto inizio l’anno da presidente di Mariangela Donà. E la promessa è stata mantenuta.
Con forza e determinazione, la presidente, è riuscita, tra gli altri service, ha dare luce a un sogno: creare il RotarAct Morimondo Abbazia.
Mercoledì 26 aprile è avvenuta la consegna della Carta Costitutiva al giovane club, una serata importante per il Morimondo, che ha voluto accanto a sè i presidenti dei club di Abbiategrasso, Marco Rognoni; del Binasco, Andrea Ferrari; oltre a tantissimi illustri ospiti rotariani e rotaractiani del distretto 2050.
Ad assistere e spillare i giovani soci, il governatore del distretto 2050, Angelo Pari e la rappresentante distrettuale del RotarAct, Stefania Filippi.
I soci fondatori del nuovo nato RotarAct Morimondo Abbazia, sono: Vanessa Locatelli (presidente), Alice Tollini (vicepresidente), Andrea Cislaghi (segretario), Vittoria Salmoiraghi (prefetto), Alina Dorosenco (tesoriere), Chiara Mazzuccato (segretaria esecutiva), Diana Dorosenco, Matteo Invernizzi (consigliere), Manuela Baratto, Antonio Maffia, Gionata Casarini (consigliere), Matteo Lombella (consigliere), Gabriele Lopez (consigliere), Nicolò Maldifassi, Davide Gandini (consigliere), Giulio Cristini, Jacopo Alberta, Arianna Pansera.
Dopo la cerimonia costitutiva, il primo discorso della novella presidente, Vanessa Locatelli, spillata dalla Donà, ha trasmesso la carica, la determinazione di una vera e appassionata leader: “Siamo, prima di tutto, una squadra, un team di amici e questo significherà condividere ed accettare le idee di ognuno di noi, con l’unico scopo di essere al servizio dell’umanità, di aiutare il prossimo, senza secondi fini e senza interessi personali. Il nostro primo service sarà a favore dei bambini malati di leucemia, in collaborazione con la Onlus Pallanuotisti fino al midollo. Fare parte del RotarAct è abbandonare il nostro egocentrismo e aprire il cuore verso chi ha bisogno. Se ci si ferma ad esibire la spilla sulla giacca, non si possiede alcun valore. Le parole che più mi hanno fatto riflettere in questo periodo, sono quelle di Wladimiro Valeri: <<Uomo, dammi un sogno che possa stendere sul leggìo della vita. Dammi una speranza di futuro, ora che il presente brucia il passato irragionevolmente. Dammi il segno del tuo sapere per vincere fame, malattie, ignoranza. Dammi una scintilla di gioia per illuminare la mente, almeno. Uomo continua a crescere per l’umanità.>>”.
Parole di stima, incoraggiamento e sostegno da parte di un entusiasta Governatore Pari, che non ha esitato a spronare i giovani: “Paul Harris, saggiamente, aveva affermato <<Se avessi il potere di rivivere i giorni della mia giovinezza, una delle prime cose che farei, sarebbe quella di creare una migliore comprensione tra me e gli adulti. Ci sarebbero meno problemi tra le persone, se tutti cercassero di capirsi. Tutti, certamente, dovrebbero vedere, per quanto possibile, il punto di vista di un giovane: solo così potrebbero essergli di aiuto>>. Voi potete creare, provare, fare ciò che ritenete sia più opportuno, anche sbagliando, perché è così che esplorate nuove vie e imparate a crescere. Il rischio e il coraggio di andare fuori dal seminato è una sfida che solo voi giovani potete accettare. Il RotarAct è un cammino in cui si impara a mettersi al servizio degli altri e i meno giovani devono prendervi per mano, per insegnarvi questa missione. Quindi fatevi incoraggiare e mai bloccare: esplorate un mondo tutto nuovo”.