1a ParaRotarylimpiade – Qui lo Sport è davvero per tutti

[Articolo di Valeria Mainardi – Pubblicato su “Ordine e Libertà” di Abbiategrasso] – Domenica 25 giugno, si è svolta la prima ParaRotarylimpiade, presso lo stadio comunale Invernizzi di Abbiategrasso.

Un evento unico nel suo genere, il primo, per la precisione, nell’Abbiatense, ideato e costruito in ogni dettaglio, dalla presidente del Rotary Club Morimondo Abbazia, Mariangela Donà e dal suo socio Emiliano Costantini, in collaborazione con la presidente del relativo Rotaract, Vanessa Locatelli, che hanno raccolto la richiesta di aiuto pervenuta dal presidente dell’ASD SuperHabily, Augusto Conti che, per garantire la continuità dei corsi di nuoto ai ragazzi disabili della società sportiva, orfana della piscina di Abbiategrasso, è stata costretta a migrare in un altro impianto, con diverse difficoltà organizzative ed economiche.

Nelle discipline sportive, svoltesi nell’arco della mattinata, si sono cimentati circa 50 atleti e ragazzi delle associazioni ASD SuperHabily, Polisportiva Milanese, Sacra Famiglia, La Quercia Onlus, H2 Dynamic Sports.

I ragazzi, hanno potuto, così, sperimentare: lancio del peso, 100 metri, salto in lungo, staffetta 4×100, tennis, vortex.

Ognuno di loro ha avuto la possibilità di mettersi alla prova e dimostrare grinta e forza, non solo gli atleti, che hanno gareggiato con professionalità, ma, per il presidente Conti, il vero obiettivo ottenuto è stato vedere e gustare tutti i suoi ragazzi, così carichi di energia: “Immensa soddisfazione e grandissima gioia! Contro le aspettative, tutti hanno provato a fare sport. Chi gioca a calcio si è cimentato con l’atletica, e così anche i nuotatori. È stata una lunga e difficile preparazione, arrivare a questa giornata, ma ne è valsa davvero la pena: la partecipazione è stata alta ed è la prima volta che, un evento, viene dedicato interamente agli sport per disabili”.

Dello stesso, entusiasta, parere, anche Silvia Bernacchi, responsabile della divisione nuoto di SuperHabily: “I ragazzi hanno davvero superato i loro limiti. Si sono appassionati, alcuni erano scettici all’idea di provare un nuovo sport, ma alla fine si sono ricreduti e, adesso, tutti vogliono fare atletica e non smettere più! Per noi è un momento davvero importante ed emozionante!”

Il clima festoso è stato condiviso anche dai padroni di casa, i Rugby Saints di Abbiategrasso, il cui presidente, Angelo Tosoni, ha ammesso la sua ammirazione nei confronti degli atleti con disabilità “Noi alleniamo nelle nostre squadre dei ragazzi disabili e la gioia nei loro occhi è indescrivibile. Noi siamo qui, a disposizione! Questo stadio vuole essere la casa di tutte le associazioni sportive. Le nostre porte sono sempre aperte. Oggi avemmo voluto fare un quadrangolare con i bambini del rugby, ma il caldo feroce di questi giorni, li ha davvero sfiniti!”

Le congratulazioni e i complimenti ai club organizzatori, non sono mancati nemmeno da parte di Alceste Bartoletti, Team Manager della squadra di Tennis in Carrozzina di Cremona, che ha voluto esternare il suo entusiasmo, confermando la sua presenza e quella dei suoi atleti, per le future iniziative sportive.

Un turbinio di emozioni anche per il presidente di ALA (Atletica Leggera Abbiategrasso), Alessandro Betassa e per l’allenatore Ettore Rizzi, che hanno collaborato nell’allestimento dello stadio “Siamo felici per questa collaborazione ritrovata. Tempo fa avevamo cooperato con SuperHabily, e speriamo che la giornata odierna possa riavvicinarci. Noi alleniamo i ragazzi della Sacra Famiglia di Cesano e l’impegno e la gioia negli occhi durante gli allenamenti di ragazzi, è la soddisfazione più grande che si possa ottenere”.

La presidente Donà, senza nascondere la grande emozione e la giusta commozione, ha voluto cimentarsi nelle discipline paraolimpiche, presentando quest’ultimo ed importante service del suo mandato, che avrà un sicuro eco negli anni avvenire, raccogliendo i frutti, coltivati col duro lavoro di preparazione e organizzazione: “Questi ragazzi sono e devono essere importanti nelle nostre vite. I limiti fisici, esistono da sempre negli occhi di chi guarda “il diverso”, ed è vero che la diversità rende il mondo variegato, ma oggi, ognuno di loro ha scommesso su se stesso e dato forma ad una nuova passione. Praticare sport, per i ragazzi disabili, non è solo tutelare la salute e migliorare la psicomotricità: è abbattere le barriere psicologiche. Abbiamo respirato integrazione, ci siamo messi al servizio di coloro che ne avevano bisogno e, da loro, abbiamo imparato molto”.

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