Grande successo dell’incontro con Magdi Allam
Il giornalista Magdi Cristiano Allam è stato ospite e relatore del Rotary Club Morimondo Abbazia mercoledì 4 febbraio 2015, in una seduta pubblica (allargata a tutti i club del gruppo Lomellina) presso l’ex Convento dell’Annunciata di Abbiategrasso.
La serata, a cui ha presenziato anche il Governatore del Distretto 2050 Fabio Zanetti, ha visto la partecipazione di un folto pubblico che ha dimostrato il proprio gradimento ed il proprio apprezzamento sottolineando i vari passaggi con numerosi e sentiti applausi.
Il noto giornalista ha intrattenuto i presenti sul tema “Islam ed immigrazione: difendere la nostra civiltà”; la serata ha visto anche la partecipazione attiva di altri giornalisti della carta stampata locale e nazionale (fra cui Giancarlo Mazzuca, direttore de “Il Giorno”, in qualità di moderatore) che hanno incalzato Magdi Allam con domande e argomentazioni di stretta attualità e di indubbio interesse per l’opinione pubblica.
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Magdi Allam è nato a Il Cairo (Egitto) il 22 aprile 1952. Giornalista. Politico. «Fin da piccolo, quando mi chiedevano “cosa vuoi fare da grande?”, rispondevo: il giornalista o il politico. Le mie passioni».
Nel 1956 la madre Safeya faceva la babysitter presso la famiglia Caccia, che pagò al bambino il collegio delle suore comboniane in Egitto.
A vent’anni arriva a studiare nel nostro Paese e si laurea in Sociologia all’università La Sapienza di Roma. Nel 1987 diventa anche ufficialmente cittadino italiano. (Lucia Annunziata) [La Stampa 25/3/2008].
Per molti anni a Repubblica, è stato vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. Già musulmano laico, convinto che la fede debba essere un fatto privato tra Dio e la coscienza del credente, s’è poi convertito con gran clamore al cattolicesimo prendendo il nome di Cristiano (22 marzo 2008). (Lorenzo Salvia) [Corriere della Sera 23/3/2008].
Nel marzo 2013 Allam fa sapere che lascia la Chiesa, «si tratta di una scelta maturata anche di fronte alla realtà di due Papi, ma ciò che più di ogni altro fattore mi ha allontanato dalla Chiesa è la legittimazione dell’Islam come vera religione di Allah come vero Dio, di Maometto come vero profeta, del Corano come testo sacro, delle moschee come luogo di culto» ma «continuerò a credere nel Gesù che ho sempre amato». (il Fatto, 25/3/2013).
È un attento studioso dei movimenti fondamentalisti islamici. Tra le sue opere: Bin Laden in Italia (2002); Diario dall’Islam (2002); Jihad in Italia (2002); Saddam. Storia segreta di un dittatore (2003); Kamikaze made in Europe (2004); Io amo l’Italia. Ma gli italiani la amano? (2006); Viva Israele (2007); Grazie Gesù. La mia conversione dall’Islam al cattolicesimo (2008); Europa cristiana libera (2009), tutti editi da Mondadori, e Grazie alla vita. L’altra Italia che non smette di sognare. (2011, Piemme).
Si è sempre definito un arabo «secolare». (Ibidem).
Convinto fautore della linea dura contro il terrorismo islamico, ha rivelato che molti imam, nelle moschee, celandosi dietro una lingua per noi incomprensibile, incitavano al terrorismo. Gira sotto scorta, molte volte minacciato. Ha appoggiato l’intervento americano in Iraq.
Il 30 novembre 2008 Magdi Allam annuncia la fondazione del partito “Protagonisti per l’Europa Cristiana”, un partito per la tutela e l’affermazione in politica delle radici cristiane dell’Europa.
Nel 2009 viene eletto al Parlamento Europeo con 39.637 preferenze personali. (Gian Guido Vecchi) [Cds 30/11/2008]. Sempre nel 2009 Allam idea il movimento “Io Amo l’Italia”: come simbolo elettorale un disegno di Giorgio Forattini con una bandiera italiana tricolore sulla quale è impressa una croce gialla.
Giorgio Dell’Arti – *Catalogo dei viventi 2015 – Scheda aggiornata al 7 ottobre 2013.
Estratto dal “Corriere della Sera.it”